Scegliere il corso barman giusto può fare una grande differenza: non è solo una questione di imparare ricette, ma di costruire competenze spendibili subito nel mondo del lavoro. Nei corsi da barman organizzati da Flair Project trovi percorsi pratici, pensati per aiutarti a valutare le offerte e a prendere una decisione consapevole. Ogni domanda ti guida su cosa controllare davvero — senza fronzoli.
Domanda n° 1: Qual è il tuo punto di partenza?
Prima di tutto, fermati a riflettere: parti da zero o hai già esperienza in bar?
La risposta influisce su tutto: programma, ritmo di apprendimento e obiettivi.
• Se non hai esperienza, cerca un corso barman base che metta molta pratica al centro.
• Se hai già lavorato qualche turno, può avere senso puntare a un corso barman avanzato o a moduli specialistici (mixology, flair, gestione del bancone).
Per farti un’idea concreta dei contenuti puoi consultare il programma del Corso Barman Professionista.
Domanda n° 2: Quante ore di pratica ci sono realmente?
Questo è uno dei fattori decisivi: un corso con tante ore teoriche ma poca pratica difficilmente ti rende operativo.
Cosa verificare con attenzione:
• percentuale pratica vs teoria (idealmente ≥ 60–70% pratica);
• simulazioni di servizio reali (turni, ordini multipli);
• esercitazioni su attrezzatura professionale.
Se il tuo obiettivo è entrare subito nel mondo del lavoro (sia come dipendente che come freelance), prediligi corsi che puntano sulla pratica e sulle simulazioni di servizio.
Domanda n° 3: Chi sono i docenti e qual è la loro esperienza?
Un buon docente non è solo un ottimo bartender: deve saper insegnare.
Controlla:
• esperienze lavorative in bar/hotel/ristoranti riconosciuti;
• referenze o partecipazioni a eventi/competition;
• disponibilità a fornire feedback pratici e supporto post-corso.
I docenti che lavorano attivamente nel settore spesso hanno contatti utili per il placement e possono darti referenze dirette quando cerchi lavoro.
Domanda n° 4: Il corso offre supporto per l’inserimento lavorativo?
Se il tuo obiettivo è trovare lavoro subito dopo il corso, questo punto è cruciale.
Domande da fare all’ente formativo:
• offrite stage, tirocini o segnalazioni ad aziende del settore?
• rilasciano un attestato riconosciuto?
• ci sono gruppi/risorse per il networking post-corso?
Un corso orientato al lavoro spesso include partnership con locali e una rete di contatti che facilita l’inserimento. Controlla le pagine relative alle iscrizioni e ai servizi per studenti nella sezione Iscrizioni e costi.
Domanda n° 5: Aspetti pratici: costi, durata e flessibilità
Sono gli aspetti logistici che possono determinare la scelta finale.
Valuta:
• Costo totale e cosa è incluso (ingredienti, materiali, attestato).
• Durata e calendario (weekend, serale, intensivo).
• Dimensione dei gruppi: gruppi piccoli = più attenzione = apprendimento più rapido.
• Possibilità di recuperare lezioni o seguire parti in modalità diversa (se disponibile).
Se sei a Roma, puoi cercare un corso barman Roma per ridurre tempi di spostamento e aumentare le chance di trovare lavoro localmente.
Piccoli consigli pratici prima di iscriversi
• Chiedi sempre di vedere un programma dettagliato; evita descrizioni vaghe.
• Contatta almeno uno o due ex-allievi (testimonianze reali valgono più di mille brochure).
• Se possibile, partecipa a un webinar o open day: ti permette di conoscere i docenti e l’ambiente prima di investire.
• Controlla che il corso preveda un esame pratico o una verifica finale: è un buon indicatore di serietà formativa.
Scegliere il corso barman giusto significa bilanciare il tuo livello iniziale, la quantità di pratica offerta, la qualità dei docenti, il supporto all’inserimento lavorativo e le condizioni pratiche (costo, orari, luogo). Se vuoi un punto di partenza concreto, dai un’occhiata al Corso Barman Professionista o leggi anche il nostro ultimo articolo su Cosa si impara in un corso per Barman: programma e obiettivi