Settembre 1, 2025
Se stai valutando di iniziare (o di migliorare) la tua carriera dietro al bancone, probabilmente ti stai chiedendo se sia meglio partire da un corso barman base o investire subito in un percorso avanzato. La buona notizia è che entrambi i tipi di corso possono portare a un inserimento immediato nel mondo del lavoro, ma lo fanno in modi diversi. In questo articolo ti spiego, in modo pratico e senza troppi tecnicismi, le principali differenze e come scegliere quello più adatto a te.
La differenza principale non è tanto nella capacità di trovare un impiego — oggi molte strutture assumono ragazzi appena formati — quanto nel tipo di ruolo e nelle responsabilità che potrai assumere da subito. Un corso barman base ti dà gli strumenti essenziali per iniziare a lavorare come barman in locali, bar e piccoli ristoranti. Un corso barman avanzato, invece, ti rende pronto per posizioni con maggiori responsabilità (head bartender, mixologist, formatore) o per contesti più esigenti (hotel di livello, cocktail bar di tendenza).
In entrambi i casi però, la formula chiave per l’inserimento rapido è sempre la stessa: pratica + esperienza reale. I corsi ben strutturati puntano infatti a farti spendere subito le ore di pratica necessarie per essere operativo dal primo giorno di lavoro.
Un percorso base è pensato per chi parte da zero o ha poca esperienza. L’obiettivo è farti diventare operativo nel minor tempo possibile.
Cosa imparerai, in breve:
• gli strumenti fondamentali (shaker, jigger, strainer);
• le ricette classiche (Mojito, Negroni, Martini) e il ragionamento dietro il bilanciamento;
• le tecniche di servizio di base e la gestione del bancone nei momenti di picco;
• le nozioni di igiene e sicurezza;
• le soft skills per rapportarti con il cliente.
Queste competenze sono esattamente quello che cercano moltissimi datori di lavoro quando assumono personale neo-formato: rapidità, affidabilità e buona presentazione. Se cerchi un percorso pratico e orientato al lavoro, considera di verificare il Corso Barman Principiante per capire durata, orari e modalità.
Il corso avanzato è invece pensato per chi ha già una base e vuole distinguersi. Qui si lavora su raffinamento tecnico e creatività.
Gli argomenti tipici includono:
• tecniche avanzate di mixology e bilanciamento;
• creazione di ricette originali e sviluppo del menu;
• tecniche di flair e presentazione scenografica;
• gestione avanzata del back-bar e controllo costi;
• formazione del personale e organizzazione del servizio;
• produzione di ingredienti per cocktail: preparazione e uso professionale di sciroppi, infusioni e bitter artigianali, oltre a tecniche moderne di miscelazione e processi di laboratorio applicati alla mixology, pensati per essere replicabili in cucina o in laboratorio a bassa complessità.
Questa ultima voce — la produzione di basi e l’uso di tecniche moderne di “cocktail lab” — è particolarmente utile se vuoi spingerti oltre la semplice esecuzione delle ricette e imparare a costruire un menu che sia davvero distintivo. Per esempi pratici e approfondimenti su queste metodologie, puoi consultare il corso dedicato alla Cocktail Alchemy.
Dopo un corso avanzato potresti essere inserito come bartender in locali più strutturati o come secondo responsabile del bar, con possibilità di crescita rapida. Se vuoi una panoramica pratica dei contenuti, la pagina del Corso Barman Professionista è un buon punto di partenza.
Non esiste una risposta unica: tutto dipende da dove parti e da dove vuoi arrivare. Ecco qualche indicazione pratica per orientarti:
• Se non hai esperienza, un corso base ti darà le competenze per iniziare a lavorare
• Se hai già esperienza in bar e vuoi salire di livello, il corso avanzato ti prepara a ruoli più
• Se punti a lavorare in contesti di alto livello (hotel, cocktail bar gourmet), valuta il corso avanzato o un percorso misto che preveda stage e pratica intensiva.
• Se vuoi entrare velocemente nel lavoro, scegli un corso che offra ore pratiche elevate, simulazioni di servizio e, se possibile, supporto per il placement.
I corsi orientati all’occupazione non si limitano alle lezioni: mettono in contatto studenti e realtà del settore. Ecco cosa cercare in un corso se il tuo obiettivo è l’inserimento lavorativo:
• Ore pratiche reali: più pratica = più velocità nel diventare
• Simulazioni di servizio: lavori su turni e ordini reali, per testare la resistenza e l’organizzazione.
• Networking e stage: collaborazioni con locali e posizioni aperte condivise con gli
• Attestato e referenze: una certificazione e il contatto diretto con docenti che possono dare referenze sono spesso decisivi.
Sia i corsi barman base sia i corsi barman avanzati di Flair Project offrono percorsi concreti per entrare subito nel mondo del lavoro: il primo ti rende operativo rapidamente, il secondo accelera l’accesso a ruoli più specialistici. La scelta migliore dipende dal tuo punto di partenza e dagli obiettivi professionali, ma in entrambi i casi la pratica e il coinvolgimento con il settore fanno la differenza.
Se vuoi confrontare programmi e trovare il corso giusto, puoi consultare il programma del Corso Barman Professionista o la pagina per le iscrizioni — e se preferisci un confronto diretto, contattaci per parlare con i docenti.
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Classe 79, eredita la passione per il Bar dal padre, barman per oltre 44 anni! Daniele già alll’età di 17 anni inizia a lavorare in un bar del centro storico di Roma come apprendista, e viste le sue capacità comunicative e di intrattenitore, il gestore lo premia con la possibilità di coprire il turno serale. Da questo momento parte la carriera di Daniele, grazie soprattutto alla rivisitazione dei cocktail ereditati dal padre.
Daniele ha lavorato a Roma in numerosi bar e hotel di prestigio, ma ha anche avuto esperienze lavorative all’estero, ha partecipato con successo a competition di bartending, e segue master, corsi e gare.
«C’è sempre da imparare e la parola d’ordine per riuscire è umiltà»
– Daniele Arciello
E’ un barman riconosciuto di talento con oltre venti anni di esperienza, ha lavorato in alcuni dei più prestigiosi cocktail bar italiani, tra cui Freni&Frizioni, La Punta Expendio de Agave e Mad Dog Social Club. Ha conquistato premi in varie competizioni nazionali, tra cui Leblon Cachaca e Mi Casa est Tu Casa, è stato finalista nella World Class Diageo e ha ottenuto il secondo posto alla Jameson competition. Nel 2016, ha raggiunto l’apice della sua carriera vincendo il talent show Bartendency su Fox, ottenendo il titolo di barman dell’anno. Questo successo è stato seguito dall’incarico come brand ambassador per Sambuca Molinari, esperienza che gli ha permesso di esplorare diverse culture di servizio in Italia e in Europa, collaborando con hotel, street bar, lounge bar, restaurant bar, enoteche, birrerie, discoteche, nightclub e cocktail bar. Questa vasta esperienza gli ha permesso di sviluppare numerosi concept didattici nel campo della mixology. Attualmente, lavora con diversi marchi a livello nazionale ed è il fondatore di The Prince Factory.
Classe 88, cresciuta nel mondo dell’ ospitalità. Dal flair im discoteca agli alberghi di Londra per poi passare da street bar ad aprire piccole realtà in stile speakeasy. Curiosità, passione e studio sono sempre state e sono tuttora sue compagne di viaggio. Proprietaria di un beach bar, brand ambassador per diverse aziende, è ora responsabile vendite di un’agenzia di Roma ed è pronta ad aprire il suo piccolo locale Valentìa “Bistrò cordiale” in veste di proprietaria.
Bartender del Roadhouse di Londra nel 2015. Competitor fisso presso le più importanti gare nazionali ed internazionali di Flair Bartending, ottiene il 1° posto nella ON THE ROX 2014, partecipa alla WORLD FINAL LOOLAPALOOSA 2016 e si piazza al 3° posto nella Russian Flair Competition 2017
Executive Pastry Chef di Bar Liquid Experience con il format “Pasticceria Alcolica”.Matura esperienza in contesti da stella Michelin del calibro di Social by Heinz Beck di Dubai e Acquolina a Roma. Attualmente ricopre un ruolo fondamentale al W Rome Hotel sotto la guida di Fabrizio Fiorani.
Co-Founder di Bar Liquid Experience, sommelier certificata, collabora con varie realtà vinicole laziali, prestando servizio di sommellerie e organizzando degustazioni per vari eventi come Rome Wine Expo e LazioWineExperience.
Responsabile Eventi e Trainer di Bar Liquid Experience. Ha ricoperto il ruolo di Barmanager in vari ristoranti e cocktail bar della Capitale con un esperienza significativa in locali prestigiosi come Baccano(ex 50 Best World Bar) e Pacifico all’interno dell’Hotel Dama.”
Owner & Founder di Bar Liquid Experience, ha ricoperto ruoli di Consulente & Bar Manager per vari hotel di lusso, ristoranti con stelle Michelin e cocktail bar rinomati in Italia e all’estero.
Proprietario di Flair Project. Classe 89.
Dietro ai banconi dal 2010.
Talento puro gia’ alle sue prime armi.
Motivo per cui la proprietà di Tyler lo mette a capo del bar nel 2018.
Creatore e ideatore delle drink list di maggiore successo e geniale logista nell’organizzazione del bar.
Bartender di alto livello e di assoluta competenza merceologica.
Co-Proprietario di Flair Project.Classe 85.
Dietro ai banconi dal 2007.
Appassionato e esperto di tutto ciò che scienza applicata al bar,che ha portato come marchio di fabbrica nelle realtà che ha gestito.
Appassionato e della mixologist antica e moderna,con una particolare propensione per whisky e Rum, le sue grandi passioni.
3 i progetti più significativi.
8 anni alla guida delle “Mura” a San Lorenzo.