Ottobre 2, 2025
Arriva l’autunno e anche da Flair Project cambia il desiderio di sapori: si cerca qualcosa di più avvolgente, caldo, con note amare o speziate. Ecco quattro cocktail autunnali classici che funzionano perfettamente in questa stagione: semplici, efficaci e con quel tocco di carattere che piace sia al bancone che a casa.
Per ciascuno trovi una breve descrizione del profilo gustativo, la ricetta classica e qualche suggerimento di servizio.
Profilo: è un cocktail essenziale e amarognolo, elegante nella sua semplicità. Ideale per chi ama i sapori secchi e aromatici.
Perché è autunnale: la combinazione di vermouth dolce e bitter come il Campari regala calore e note di erbe che stanno bene con i sapori della stagione.
• 40ml Bitter
• 40ml Vermouth rosso
Tecnica: Stir
Esecuzione: Versare gli ingredienti in un tumbler basso, aggiungere il ghiaccio ed iniziare a mescolare fino al raggiungimento della diluzione e raffreddamento desiderati.
Guarnizione: Fetta d’arancia o peel di limone/arancia.
Sapore: Unione dell’amaricante del bitter e della dolcezza del vermouth rosso, ideale per aperitivo ma anche come digestivo dopo pasto.
Profilo: un whiskey sour arricchito da una sottile nota fruttata data dal float di vino rosso: cremoso, bilanciato e leggermente tannico.
Perché è autunnale: la struttura del whiskey unita alla profondità del vino rosso lo rende perfetto per le temperature più fresche.
• 50ml Bourbon whiskey
• 30ml Succo di limone fresco
• 22.5ml Sciroppo di zucchero
• 15ml Albume pastorizzato
• 10ml Vino rosso
Tecnica: Shake & double strain
Esecuzione: Versare tutti gli ingredienti in un Boston shaker eccetto il vino rosso. Effettuare una dry shake per montare le proteine date dall’albume e successivamente aggiungere ghiaccio ed effettuare una shakerata classica. Versare all’interno di un tumbler basso con ghiaccio filtrando con il conical in double strain per trattenere i pezzettini di ghiaccio e ottenere una schiuma più compatta senza bolle ed infine aggiungere il vino rosso in float up per avere un effetto scenico spettacolare.
Guarnizione: Peel di limone
Gusto: Come un whiskey sour classico ma con le note leggermente tanniche ed astringenti del vino rosso adatto come after dinner per una bevuta diversa dal solito sour.
Profilo: versione “whiskey” del Tom Collins: fresco ma più rotondo, con la giusta acidità e una base alcolica più calda.
Perché è autunnale: mantiene leggerezza grazie alla soda, ma la scelta di un whiskey più rotondo lo rende adatto a serate più fresche.
• 50ml London dry gin
• 30ml Succo di limone fresco
• 22.5ml Sciroppo di zucchero
• Fill di soda
Tecnica: build
Esecuzione: Versare tutti gli ingredienti esclusa la soda in un tumbler alto e mescolare per amalgamare il tutto, aggiungere il ghiaccio fino a riempimento e colmare con soda fredda versata lentamente per mantenere la frizzantezza. Infine, mischiare leggermente per amalgamare facendo attenzione a non
sgasare il drink
Guarnizione: Per avere un aspetto più vintage consigliamo fetta di limone e ciliegina al Maraschino. Se volete un aspetto più moderno peel di limone è più che sufficiente.
Gusto: Frizzante e dissetante con le note acide del limone e le note secche ed erbacee date dal gin perfetto per aperitivo ma in generale per chi desidera un drink fresco e semplice.
Profilo: il classico per eccellenza: semplice, concentrato e molto aromatico. Un saluto alla tradizione del bar.
Perché è autunnale: le note calde del whiskey, i bitter e una leggerezza dolce rendono l’Old Fashioned perfetto per le serate fresche.
• 60/70 ml Bourbon whiskey
• 1 o 1/2 zolletta di zucchero
• Splash di soda
• Angostura bitter
Tecnica: Stir
Nota importante: Solitamente l’old fashioned è considerato più un modo di bere che un drink, consigliamo dunque di chiedere al cliente sia il whiskey che gradisce all’interno sia se preferisce una zolletta intera o mezza zolletta di zucchero per un sapore più o meno dolce.
Esecuzione: Mettere un tovagliolino sopra un tumbler basso e appoggiare la zolletta di zucchero sopra e “ubriacarla” di angostura (il tovagliolino ci servirà per non versare all’interno del bicchiere gocce in eccesso di angostura), posizionare la zolletta sul fondo del bicchiere e andarla a sciogliere con un goccio di soda o acqua naturale mi raccomando solo quella che serve altrimenti ci troveremo un drink troppo diluito. Aggiungere il whiskey e colmare con ghiaccio mescolare fino a raggiungere diluizione e raffreddamento desiderati.
Guarnizione: Peel di limone per dare un sapore più secco o peel di arancia per dare più morbidezza.
Gusto: Come detto in precedenza più che un drink l’old fashioned è concepito come un modo per bere whiskey quindi drink molto alcolico con whiskey protagonista con note amaricanti e speziate dell’angostura e leggermente addolcito dallo zucchero.
Bere con cautela signori!
• scegli spirits più strutturati (bourbon, rye) e bitter aromatici per dare corpo ai drink;
• prova sciroppi aromatizzati (ad esempio miele e zenzero, o sciroppo di castagne) per personalizzare i cocktail;
• usa decorazioni stagionali (fette di mela essiccata, stecche di cannella, scorze d’arancia leggermente bruciate) per creare atmosfera.
Se vuoi approfondire le tecniche di produzione di sciroppi, infusioni e metodi di laboratorio applicabili al bar, il corso Cocktail Alchemy offre spunti pratici e replicabili per elevare il tuo menu autunnale.
Questi quattro cocktail classici per l’autunno sono ottimi punti di partenza: semplici nella ricetta, ma ricchi di personalità. Sperimentali, adattali al tuo gusto e usali come base per creare varianti stagionali che parlino della tua idea di bancone. Se vuoi trasformare questa curiosità in competenza concreta, scopri i percorsi formativi dedicati al bartending su Flair Project e metti in pratica le tecniche dietro a ogni sorso.
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Classe 79, eredita la passione per il Bar dal padre, barman per oltre 44 anni! Daniele già alll’età di 17 anni inizia a lavorare in un bar del centro storico di Roma come apprendista, e viste le sue capacità comunicative e di intrattenitore, il gestore lo premia con la possibilità di coprire il turno serale. Da questo momento parte la carriera di Daniele, grazie soprattutto alla rivisitazione dei cocktail ereditati dal padre.
Daniele ha lavorato a Roma in numerosi bar e hotel di prestigio, ma ha anche avuto esperienze lavorative all’estero, ha partecipato con successo a competition di bartending, e segue master, corsi e gare.
«C’è sempre da imparare e la parola d’ordine per riuscire è umiltà»
– Daniele Arciello
E’ un barman riconosciuto di talento con oltre venti anni di esperienza, ha lavorato in alcuni dei più prestigiosi cocktail bar italiani, tra cui Freni&Frizioni, La Punta Expendio de Agave e Mad Dog Social Club. Ha conquistato premi in varie competizioni nazionali, tra cui Leblon Cachaca e Mi Casa est Tu Casa, è stato finalista nella World Class Diageo e ha ottenuto il secondo posto alla Jameson competition. Nel 2016, ha raggiunto l’apice della sua carriera vincendo il talent show Bartendency su Fox, ottenendo il titolo di barman dell’anno. Questo successo è stato seguito dall’incarico come brand ambassador per Sambuca Molinari, esperienza che gli ha permesso di esplorare diverse culture di servizio in Italia e in Europa, collaborando con hotel, street bar, lounge bar, restaurant bar, enoteche, birrerie, discoteche, nightclub e cocktail bar. Questa vasta esperienza gli ha permesso di sviluppare numerosi concept didattici nel campo della mixology. Attualmente, lavora con diversi marchi a livello nazionale ed è il fondatore di The Prince Factory.
Classe 88, cresciuta nel mondo dell’ ospitalità. Dal flair im discoteca agli alberghi di Londra per poi passare da street bar ad aprire piccole realtà in stile speakeasy. Curiosità, passione e studio sono sempre state e sono tuttora sue compagne di viaggio. Proprietaria di un beach bar, brand ambassador per diverse aziende, è ora responsabile vendite di un’agenzia di Roma ed è pronta ad aprire il suo piccolo locale Valentìa “Bistrò cordiale” in veste di proprietaria.
Bartender del Roadhouse di Londra nel 2015. Competitor fisso presso le più importanti gare nazionali ed internazionali di Flair Bartending, ottiene il 1° posto nella ON THE ROX 2014, partecipa alla WORLD FINAL LOOLAPALOOSA 2016 e si piazza al 3° posto nella Russian Flair Competition 2017
Executive Pastry Chef di Bar Liquid Experience con il format “Pasticceria Alcolica”.Matura esperienza in contesti da stella Michelin del calibro di Social by Heinz Beck di Dubai e Acquolina a Roma. Attualmente ricopre un ruolo fondamentale al W Rome Hotel sotto la guida di Fabrizio Fiorani.
Co-Founder di Bar Liquid Experience, sommelier certificata, collabora con varie realtà vinicole laziali, prestando servizio di sommellerie e organizzando degustazioni per vari eventi come Rome Wine Expo e LazioWineExperience.
Responsabile Eventi e Trainer di Bar Liquid Experience. Ha ricoperto il ruolo di Barmanager in vari ristoranti e cocktail bar della Capitale con un esperienza significativa in locali prestigiosi come Baccano(ex 50 Best World Bar) e Pacifico all’interno dell’Hotel Dama.”
Owner & Founder di Bar Liquid Experience, ha ricoperto ruoli di Consulente & Bar Manager per vari hotel di lusso, ristoranti con stelle Michelin e cocktail bar rinomati in Italia e all’estero.
Proprietario di Flair Project. Classe 89.
Dietro ai banconi dal 2010.
Talento puro gia’ alle sue prime armi.
Motivo per cui la proprietà di Tyler lo mette a capo del bar nel 2018.
Creatore e ideatore delle drink list di maggiore successo e geniale logista nell’organizzazione del bar.
Bartender di alto livello e di assoluta competenza merceologica.
Co-Proprietario di Flair Project.Classe 85.
Dietro ai banconi dal 2007.
Appassionato e esperto di tutto ciò che scienza applicata al bar,che ha portato come marchio di fabbrica nelle realtà che ha gestito.
Appassionato e della mixologist antica e moderna,con una particolare propensione per whisky e Rum, le sue grandi passioni.
3 i progetti più significativi.
8 anni alla guida delle “Mura” a San Lorenzo.