Ottobre 6, 2025
Nell’articolo precedente 4 cocktail classici per l’autunno abbiamo già parlato di come cambiano i profili di gusto con l’arrivo di una nuova stagione. Qui ti proponiamo tre twist on classic pensati per la stagione: varianti che restano fedeli all’anima del drink originale ma aggiungono un tocco autunnale,
perfetto per i menu stagionali del locale o per sperimentare a casa. In fondo troverete anche un richiamo ai percorsi di formazione di Flair Project per approfondire queste tecniche.
Questo drink è una variante del whiskey sour, assolutamente in tema autunnale dove il protagonista è il whiskey alle castagne, con cui potrete realizzare un New York Sour con un profilo più accattivante.
Facilissima la preparazione.
Utilizzate 10 castagne per 500 ml di whiskey (Consiglio: metterle 20 minuti in forno, avvolte da carta forno a 180 gradi. La cottura ne amplificherà di molto l’aroma, anche una volta raffreddate. Quindi, lasciate stiepidire, tritatele grossolanamente per aumentare la superficie di contatto con il whiskey e lasciatele almeno 10 giorni in un contenitore di vetro lontano da fonti eccessive di calore e luce).
Assaggiatelo e decidete se il sapore vi piace, più lo lasciate e più si automatizzerà. Una volta pronto, filtrate bene con un panno e spremete bene le castagne.
Siamo pronti per il nostro drink!
• 60 ml di buorbon alle castagne.
• 30 ml di succo di limone.
• 25 ml di sciroppo di zucchero.
• 15 ml albume d’ uovo pastorizzato.
• Float up di vino rosso (dolcetto d’ alba).
Le castagne con il vino sono un abbinamento eccellente ed in questa versione abbiamo scelto il dolcetto d’alba, perché il Piemonte è terra di elezione per le castagne (ce ne sono anche altre) e il dolcetto d’ alba è fruttato, morbido ma con la giusta acidità.
Perfetto per un twist sul New York Sour.
Procedura: Shakerare per 20 secondi tutti gli ingredienti tranne il vino, prima senza ghiaccio per premontare l’albume (dry shake) poi con il ghiaccio.
Poi filtrate in una coppa larga raffreddata e in ultimo versate il dolcetto d’ alba delicatamente con l’aiuto di uno spoon, in modo che rimanga tra la foam di albume e il drink.
Il gioco è fatto!
L’ autunno è il momento perfetto per riassaporare thè e tisane che abbiamo lasciato tre mesi in dispensa.
Non siamo amanti dei distillati aromatizzati al thè, perché rimane molto tannico e astringente.
Ma c’è una tecnica che ci ha fatto decisamente cambiare idea!
Prendete un thè al bergamotto o un thè che vi piace e aromatizzatelo con la vodka…. Come? Basterà
lasciare 10/15 grammi del vostro thè o 3/4 bustine all interno di 500 ml di vodka ed in massimo 24 ore avrete un’aromatizzazione molto forte..
Bene, se c’è una tecnica che alleggerisce gli aromi è senz’altro il Milk Wash. Il benedetto bagno nel latte chiarificherà il drink trattenendo gli aromi più pesanti e astringenti del thè, lasciando però il suo gusto intatto. Quindi niente paura, se lo volete più saporito, lasciatelo anche 48 ore!!
Prendete la vodka aromatizzata e filtratela… anche con un colino, non dovete essere precisissimi.
Poi prendete 1/5 sul totale della vodka che avete, di latte (quindi 100 ml se n avete 500).
La temperatura del latte meglio se tiepida. Versate la vodka delicatamente all’ interno del latte…
Cosa succederà? Il latte caglierà grazie alla presenza dei tannini del thè (lo potrete osservare a occhio nudo…). Vedrete che il latte floccula e si addensa, perché i tannini del thè sono in grado di cagliare le caseine del latte!
Aspettate un po’, anche 20 minuti e poi mettere la vostra vodka a filtrare su un filtro caffè. Abbiate un po’ di pazienza e versate delicatamente, se necessario ripetendo il processo se vedete che non è subito chiarissima. Quando le gocce cadranno limpide, lasciatelo fino al giorno dopo anche in frigo.
Ora abbiamo la nostra vodka al thè, saporita ma non invadente e con un retrogusto di latte piacevolissimo!
Inoltre, il siero del latte che rimane a noi da questo processo fa’ anche una discreta e bella schiuma se shakerato… Per renderlo ancora più interessante, invece dello zucchero usiamo un ottimo sciroppo di miele allo zenzero, che con il thè è la morte sua!!
Come lo facciamo? Ve la facciamo facile e lasciamo i tecnicismi agli audaci che verranno a fare il corso con noi!.
Mettere 10 grammi di centrifugato di zenzero in 50 grammi di miele. Fatto!!
• 60 ml di vodka al thè in Milk wash.
• 30 ml di succo di limone.
• 25 ml di sciroppo di miele e zenzero.
• Fill di soda.
Iniziata a shakerare il drink senza la soda (Il miele e la vodka con il siero vi aiuteranno a fare una discreta schiuma). A questo punto versate in un collins in double strain, ghiaccio e fate un fill di soda lentamente…
La schiuma grazie all’anidride carbonica della soda si gonfierà leggermente dando un effetto molto bello da vedere…
Certo non terrà come con l’albume, ma farà scena!
Servitelo con una scorza di limone e un po’ di zenzero candito e… buona tisana alcolica!
Un Milano Torino ancora più accattivante? Forse è possibile… Per rendere questo drink ancora più caldo e autunnale facciamo un bel Fat washing con l olio di nocciola, che è vero costa tanto, ma ne basta poco per ottenere il risultato.
Componiamo il nostro Milano Torino con parti uguali di vermouth e campari e aggiungiamo 1/4 di olio di nocciola… L’olio ha una straordinaria proprietà: cede aromi facilmente. A questo punto basterà una miscelata e il gioco è fatto!
Un’aspetto fondamentale a questo punto è quello di separarlo dal resto della miscela in quanto una volta aromatizzato il drink, il suo ruolo si esaurisce.
Un consiglio efficace per separare l’olio può essere quello di mescolarlo con il drink una volta separata metterlo in congelatore per 12/24h effettuare il cosiddetto “fat wash”. Il giorno seguente vi ritroverete un disco d olio completamente congelato sulla superficie del drink, vi basterà rimuoverlo e come per magia avrete ottenuto i sentori dell’olio alla nocciola senza avere l’olio all’interno del drink in modo da avere il vostro Milano Torino limpido e dal sorprendente sapore di nocciola.
Una volta fatto, miscelate 100 ml del vostro composto in una mix glass e versare in una coppa fredda su cui abbiamo fatto una frusta con crema di nocciola e sale.
Facilissimo, intingere letteralmente la coppa nella crema calda, spolverate sulla frusta un po’ di sale maldon e aspettate che si raffreddi un po’.
Avrete un tripudio di nocciola con l’ aroma del sale ad esaltare gli aromi!
Un drink goloso e sfizioso, che ricorda un dessert, ma molto bilanciato
Questi tre twist autunnali mostrano come, con piccole tecniche di produzione e qualche accortezza, sia possibile trasformare i grandi classici in proposte stagionali ricche di personalità. Se vuoi imparare in modo strutturato come preparare sciroppi, infusioni, eseguire milk wash o praticare tecniche di fat washing e altre metodologie da “cocktail lab”, il corso Cocktail Alchemy di Flair Project approfondisce questi argomenti con esempi pratici e replicabili.
Se ti interessa portare queste ricette e tecniche nel tuo menu o semplicemente saperle fare a casa con sicurezza, dai un’occhiata anche ai nostri percorsi di formazione e alle sessioni pratiche per corso barman e avanzati: potrai mettere in pratica questi twist con la guida di bartender professionisti. Buona
sperimentazione e buon autunno al bancone!
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Classe 79, eredita la passione per il Bar dal padre, barman per oltre 44 anni! Daniele già alll’età di 17 anni inizia a lavorare in un bar del centro storico di Roma come apprendista, e viste le sue capacità comunicative e di intrattenitore, il gestore lo premia con la possibilità di coprire il turno serale. Da questo momento parte la carriera di Daniele, grazie soprattutto alla rivisitazione dei cocktail ereditati dal padre.
Daniele ha lavorato a Roma in numerosi bar e hotel di prestigio, ma ha anche avuto esperienze lavorative all’estero, ha partecipato con successo a competition di bartending, e segue master, corsi e gare.
«C’è sempre da imparare e la parola d’ordine per riuscire è umiltà»
– Daniele Arciello
E’ un barman riconosciuto di talento con oltre venti anni di esperienza, ha lavorato in alcuni dei più prestigiosi cocktail bar italiani, tra cui Freni&Frizioni, La Punta Expendio de Agave e Mad Dog Social Club. Ha conquistato premi in varie competizioni nazionali, tra cui Leblon Cachaca e Mi Casa est Tu Casa, è stato finalista nella World Class Diageo e ha ottenuto il secondo posto alla Jameson competition. Nel 2016, ha raggiunto l’apice della sua carriera vincendo il talent show Bartendency su Fox, ottenendo il titolo di barman dell’anno. Questo successo è stato seguito dall’incarico come brand ambassador per Sambuca Molinari, esperienza che gli ha permesso di esplorare diverse culture di servizio in Italia e in Europa, collaborando con hotel, street bar, lounge bar, restaurant bar, enoteche, birrerie, discoteche, nightclub e cocktail bar. Questa vasta esperienza gli ha permesso di sviluppare numerosi concept didattici nel campo della mixology. Attualmente, lavora con diversi marchi a livello nazionale ed è il fondatore di The Prince Factory.
Classe 88, cresciuta nel mondo dell’ ospitalità. Dal flair im discoteca agli alberghi di Londra per poi passare da street bar ad aprire piccole realtà in stile speakeasy. Curiosità, passione e studio sono sempre state e sono tuttora sue compagne di viaggio. Proprietaria di un beach bar, brand ambassador per diverse aziende, è ora responsabile vendite di un’agenzia di Roma ed è pronta ad aprire il suo piccolo locale Valentìa “Bistrò cordiale” in veste di proprietaria.
Bartender del Roadhouse di Londra nel 2015. Competitor fisso presso le più importanti gare nazionali ed internazionali di Flair Bartending, ottiene il 1° posto nella ON THE ROX 2014, partecipa alla WORLD FINAL LOOLAPALOOSA 2016 e si piazza al 3° posto nella Russian Flair Competition 2017
Executive Pastry Chef di Bar Liquid Experience con il format “Pasticceria Alcolica”.Matura esperienza in contesti da stella Michelin del calibro di Social by Heinz Beck di Dubai e Acquolina a Roma. Attualmente ricopre un ruolo fondamentale al W Rome Hotel sotto la guida di Fabrizio Fiorani.
Co-Founder di Bar Liquid Experience, sommelier certificata, collabora con varie realtà vinicole laziali, prestando servizio di sommellerie e organizzando degustazioni per vari eventi come Rome Wine Expo e LazioWineExperience.
Responsabile Eventi e Trainer di Bar Liquid Experience. Ha ricoperto il ruolo di Barmanager in vari ristoranti e cocktail bar della Capitale con un esperienza significativa in locali prestigiosi come Baccano(ex 50 Best World Bar) e Pacifico all’interno dell’Hotel Dama.”
Owner & Founder di Bar Liquid Experience, ha ricoperto ruoli di Consulente & Bar Manager per vari hotel di lusso, ristoranti con stelle Michelin e cocktail bar rinomati in Italia e all’estero.
Proprietario di Flair Project. Classe 89.
Dietro ai banconi dal 2010.
Talento puro gia’ alle sue prime armi.
Motivo per cui la proprietà di Tyler lo mette a capo del bar nel 2018.
Creatore e ideatore delle drink list di maggiore successo e geniale logista nell’organizzazione del bar.
Bartender di alto livello e di assoluta competenza merceologica.
Co-Proprietario di Flair Project.Classe 85.
Dietro ai banconi dal 2007.
Appassionato e esperto di tutto ciò che scienza applicata al bar,che ha portato come marchio di fabbrica nelle realtà che ha gestito.
Appassionato e della mixologist antica e moderna,con una particolare propensione per whisky e Rum, le sue grandi passioni.
3 i progetti più significativi.
8 anni alla guida delle “Mura” a San Lorenzo.