Agosto 29, 2025
Scegliere il corso barman giusto può fare una grande differenza: non è solo una questione di imparare ricette, ma di costruire competenze spendibili subito nel mondo del lavoro. Nei corsi da barman organizzati da Flair Project trovi percorsi pratici, pensati per aiutarti a valutare le offerte e a prendere una decisione consapevole. Ogni domanda ti guida su cosa controllare davvero — senza fronzoli.
Prima di tutto, fermati a riflettere: parti da zero o hai già esperienza in bar?
La risposta influisce su tutto: programma, ritmo di apprendimento e obiettivi.
• Se non hai esperienza, cerca un corso barman base che metta molta pratica al centro.
• Se hai già lavorato qualche turno, può avere senso puntare a un corso barman avanzato o a moduli specialistici (mixology, flair, gestione del bancone).
Per farti un’idea concreta dei contenuti puoi consultare il programma del Corso Barman Professionista.
Questo è uno dei fattori decisivi: un corso con tante ore teoriche ma poca pratica difficilmente ti rende operativo.
Cosa verificare con attenzione:
• percentuale pratica vs teoria (idealmente ≥ 60–70% pratica);
• simulazioni di servizio reali (turni, ordini multipli);
• esercitazioni su attrezzatura professionale.
Se il tuo obiettivo è entrare subito nel mondo del lavoro (sia come dipendente che come freelance), prediligi corsi che puntano sulla pratica e sulle simulazioni di servizio.
Un buon docente non è solo un ottimo bartender: deve saper insegnare.
Controlla:
• esperienze lavorative in bar/hotel/ristoranti riconosciuti;
• referenze o partecipazioni a eventi/competition;
• disponibilità a fornire feedback pratici e supporto post-corso.
I docenti che lavorano attivamente nel settore spesso hanno contatti utili per il placement e possono darti referenze dirette quando cerchi lavoro.
Se il tuo obiettivo è trovare lavoro subito dopo il corso, questo punto è cruciale.
Domande da fare all’ente formativo:
• offrite stage, tirocini o segnalazioni ad aziende del settore?
• rilasciano un attestato riconosciuto?
• ci sono gruppi/risorse per il networking post-corso?
Un corso orientato al lavoro spesso include partnership con locali e una rete di contatti che facilita l’inserimento. Controlla le pagine relative alle iscrizioni e ai servizi per studenti nella sezione Iscrizioni e costi.
Sono gli aspetti logistici che possono determinare la scelta finale.
Valuta:
• Costo totale e cosa è incluso (ingredienti, materiali, attestato).
• Durata e calendario (weekend, serale, intensivo).
• Dimensione dei gruppi: gruppi piccoli = più attenzione = apprendimento più rapido.
• Possibilità di recuperare lezioni o seguire parti in modalità diversa (se disponibile).
Se sei a Roma, puoi cercare un corso barman Roma per ridurre tempi di spostamento e aumentare le chance di trovare lavoro localmente.
• Chiedi sempre di vedere un programma dettagliato; evita descrizioni vaghe.
• Contatta almeno uno o due ex-allievi (testimonianze reali valgono più di mille brochure).
• Se possibile, partecipa a un webinar o open day: ti permette di conoscere i docenti e l’ambiente prima di investire.
• Controlla che il corso preveda un esame pratico o una verifica finale: è un buon indicatore di serietà formativa.
Scegliere il corso barman giusto significa bilanciare il tuo livello iniziale, la quantità di pratica offerta, la qualità dei docenti, il supporto all’inserimento lavorativo e le condizioni pratiche (costo, orari, luogo). Se vuoi un punto di partenza concreto, dai un’occhiata al Corso Barman Professionista o leggi anche il nostro ultimo articolo su Cosa si impara in un corso per Barman: programma e obiettivi
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Classe 79, eredita la passione per il Bar dal padre, barman per oltre 44 anni! Daniele già alll’età di 17 anni inizia a lavorare in un bar del centro storico di Roma come apprendista, e viste le sue capacità comunicative e di intrattenitore, il gestore lo premia con la possibilità di coprire il turno serale. Da questo momento parte la carriera di Daniele, grazie soprattutto alla rivisitazione dei cocktail ereditati dal padre.
Daniele ha lavorato a Roma in numerosi bar e hotel di prestigio, ma ha anche avuto esperienze lavorative all’estero, ha partecipato con successo a competition di bartending, e segue master, corsi e gare.
«C’è sempre da imparare e la parola d’ordine per riuscire è umiltà»
– Daniele Arciello
E’ un barman riconosciuto di talento con oltre venti anni di esperienza, ha lavorato in alcuni dei più prestigiosi cocktail bar italiani, tra cui Freni&Frizioni, La Punta Expendio de Agave e Mad Dog Social Club. Ha conquistato premi in varie competizioni nazionali, tra cui Leblon Cachaca e Mi Casa est Tu Casa, è stato finalista nella World Class Diageo e ha ottenuto il secondo posto alla Jameson competition. Nel 2016, ha raggiunto l’apice della sua carriera vincendo il talent show Bartendency su Fox, ottenendo il titolo di barman dell’anno. Questo successo è stato seguito dall’incarico come brand ambassador per Sambuca Molinari, esperienza che gli ha permesso di esplorare diverse culture di servizio in Italia e in Europa, collaborando con hotel, street bar, lounge bar, restaurant bar, enoteche, birrerie, discoteche, nightclub e cocktail bar. Questa vasta esperienza gli ha permesso di sviluppare numerosi concept didattici nel campo della mixology. Attualmente, lavora con diversi marchi a livello nazionale ed è il fondatore di The Prince Factory.
Classe 88, cresciuta nel mondo dell’ ospitalità. Dal flair im discoteca agli alberghi di Londra per poi passare da street bar ad aprire piccole realtà in stile speakeasy. Curiosità, passione e studio sono sempre state e sono tuttora sue compagne di viaggio. Proprietaria di un beach bar, brand ambassador per diverse aziende, è ora responsabile vendite di un’agenzia di Roma ed è pronta ad aprire il suo piccolo locale Valentìa “Bistrò cordiale” in veste di proprietaria.
Bartender del Roadhouse di Londra nel 2015. Competitor fisso presso le più importanti gare nazionali ed internazionali di Flair Bartending, ottiene il 1° posto nella ON THE ROX 2014, partecipa alla WORLD FINAL LOOLAPALOOSA 2016 e si piazza al 3° posto nella Russian Flair Competition 2017
Executive Pastry Chef di Bar Liquid Experience con il format “Pasticceria Alcolica”.Matura esperienza in contesti da stella Michelin del calibro di Social by Heinz Beck di Dubai e Acquolina a Roma. Attualmente ricopre un ruolo fondamentale al W Rome Hotel sotto la guida di Fabrizio Fiorani.
Co-Founder di Bar Liquid Experience, sommelier certificata, collabora con varie realtà vinicole laziali, prestando servizio di sommellerie e organizzando degustazioni per vari eventi come Rome Wine Expo e LazioWineExperience.
Responsabile Eventi e Trainer di Bar Liquid Experience. Ha ricoperto il ruolo di Barmanager in vari ristoranti e cocktail bar della Capitale con un esperienza significativa in locali prestigiosi come Baccano(ex 50 Best World Bar) e Pacifico all’interno dell’Hotel Dama.”
Owner & Founder di Bar Liquid Experience, ha ricoperto ruoli di Consulente & Bar Manager per vari hotel di lusso, ristoranti con stelle Michelin e cocktail bar rinomati in Italia e all’estero.
Proprietario di Flair Project. Classe 89.
Dietro ai banconi dal 2010.
Talento puro gia’ alle sue prime armi.
Motivo per cui la proprietà di Tyler lo mette a capo del bar nel 2018.
Creatore e ideatore delle drink list di maggiore successo e geniale logista nell’organizzazione del bar.
Bartender di alto livello e di assoluta competenza merceologica.
Co-Proprietario di Flair Project.Classe 85.
Dietro ai banconi dal 2007.
Appassionato e esperto di tutto ciò che scienza applicata al bar,che ha portato come marchio di fabbrica nelle realtà che ha gestito.
Appassionato e della mixologist antica e moderna,con una particolare propensione per whisky e Rum, le sue grandi passioni.
3 i progetti più significativi.
8 anni alla guida delle “Mura” a San Lorenzo.